Oggi tratteremo un argomento che nella vita, almeno una volta, ne hanno sofferto tutti: le emorroidi.

In realtà soffrire di emorroidi è un termine inesatto: infatti queste non si identificano in una patologia, dato che si tratta di cuscinetti venosi presenti nel nostro corpo che si trovano tra la parte terminale del retto e dell’ano. La loro funzione è quella di contribuire all’evacuazione e alla continenza delle feci e dei gas e sono in grado di dilatarsi e sgonfiarsi attraverso l’afflusso e il deflusso di sangue.

Si distinguono due tipi di emorroidi: quelle interne e quelle esterne.

Le prime, non sono visibili ad occhio nudo e sono generalmente indolori, possono infatti uscire durante la defecazione e rientrare spontaneamente.

Quelle esterne invece che si collocano vicino all’ano, sono visibile, possono fuoriuscire sotto sforzo senza rientrare e rimanere in uno stato perenne di “esternalizzazione”.

Si parla di malattia emorroidale quando ci troviamo di fronte ad uno stato d’infiammazione seguito da degenerazione del tessuto connettivo che da sostegno ai cuscinetti venosi causandone fuoriuscita (prolasso), sanguinamento e dolore. In base alla gravità, si trovano quattro stadi distinti d’infiammazione che partono dalla forma più lieve dove i cuscinetti appaiono come protuberanze turgide, dolenti fastidiose fino a culminare a quello più grave dove appaiono prolassate doloranti seguite da sanguinamento e incontinenza fecale.

Ma quali sono le cause che possono scatenare le emorroidi?

Questa infiammazione può colpire uomini e donne di diverse e può essere provocata da diversi fattori tra cui una dieta non equilibrata e povera di fibre, la stitichezza cronica (lo sforzo e lo stare seduti a lungo favorisce l’irritazione) e la predisposizione alla fragilità dei vasi che vascolarizzano i cuscinetti.

Partiamo quindi con il cercare di prevenirle, seguendo una buona dieta ricca di fibre, accompagnata da integratori come lo PSYLLOGEL la cui mucillagine attira acqua nell’intestino e normalizza il volume delle feci contrastando la stipsi.

Un valido aiuto negli stadi più avanzati, quando il sanguinamento causa una perdita ematica abbondante dovuta a una trombosi emorroidale, è il NEOFITOROID opercoli. Questa formulazione si caratterizza per la presenza di helydol, un estratto liofilizzato a base di flavonoidi, inoltre è arricchita da rusco la cui azione porta beneficio alla funzionalità del circolo venoso del plesso emorroidario. I flavonoidi permettono di dare beneficio al microcircolo favorendo il ripristino dell’elasticitá e aumentando la resistenza dei capillari.

Un altro integratore capace di contrastare l’insorgenza delle emorroidi favorendo la regolare funzionalità dei capillari è EMORTROFINE PLUS. Grazie alle sue proprietà antiossidanti contrasta i radicali liberi favorendo così il rinnovamento dei tessuti cellulari; al suo interno troviamo anche la troxerutina , un flavonolo che possiede proprietà vasoprotettive che intervengono nella riduzione della fragilità capillare.

Non per ultimo va ricordato che sono assolutamente da evitare i purganti drastici e irritanti come olio di ricino o la frangula in quanto può aggravare la stitichezza e aumentare l’infiammazione.