Gli occhi sono l’organo più espressivo di cui disponiamo: affascinanti, comunicativi e ammalianti ma al tempo stesso fragili, delicati e messi costantemente alla prova da smog, utilizzo di computer, smartphone e altre forme di aggressione. Nonostante tutto, gli occhi, stimolano la nostra giusta attenzione e premura solo quando sono colpiti da qualche disturbo o da arrossamenti che si sviluppano solitamente nella loro zona periferica.
La congiuntivite è la malattia più comune, si manifesta con arrossamento dell’occhio accompagnato spesso da fastidio, lacrimazione, prurito e gonfiore. Ma che** cosa è la congiuntivite**?
La congiuntivite è un’infiammazione di una membrana trasparente che ricopre la parte interna della palpebra (la congiuntiva) e la parte esterna del bulbo oculare (quella più esposta agli agenti esterni). Questa membrana funge da barriera per isolare l’occhio dall’ambiente esterno e svolge principalmente due funzioni:
protegge l’occhio dai traumi esterni;
facilita lo scorrimento della palpebra.
A causa della sua funzione protettiva ha la tendenza a infiammarsi spesso, infatti può essere facile bersaglio di irritazioni, infezioni e processi allergici.
Spesso succede di imbatterci in giornate in cui la luce solare è molto intesa, il vento è forte e le condizioni climatiche secche; la congiuntiva tende ad asciugarsi lasciandoci una fastidiosa sensazione di “sabbia negli occhi”. Questa è dovuta a un assottigliamento della mucosa che non permette uno scorrimento fluido della palpebra. Poco male in questo caso poiché la soluzione è data dall’applicazione di lacrime artificiali che permettono una reidratazione immediata della stessa.
Le infezioni, virali o batteriche, invece si manifestano a livello della membrana quando il sistema immunitario si presenta indebolito. Nel caso di una congiuntivite virale, l’infiammazione colpisce prima un occhio, causandone arrossamento (per dilatazione dei vasi sanguigni), lacrimazione e una secrezione acquosa. A volte il virus potrebbe essere presente nelle lacrime, per questo è consigliato sospendere l’uso di lenti a contatto.
Nel caso di una congiuntivite batterica, i sintomi sono pressoché gli stessi con bruciore, arrossamento, gonfiore delle palpebre e una secrezione muco-purulenta che causa difficoltà di apertura degli occhi al risveglio. Per entrambi i tipi di congiuntivite la cura può essere solo seguita da un’appropriata terapia consigliata dall’oculista. In genere è necessario l’uso di colliri o pomate a base di antibiotici e cortisonici eventualmente associati a colliri antinfiammatori.
La forma allergica, ultima infiammazione da analizzare, è dovuta a un’ipersensibilità a determinati agenti esterni, detti allergeni, che causano appunto una reazione allergica i cui sintomi sono bruciore, prurito, eccessiva lacrimazione, sensazione di corpo estraneo e fotosensibilità.
La terapia farmacologica non autoprescritta prevede l’uso di antistaminici, decongestionanti e corticosteroidi (l’uso di questi ultimi se usati senza stretto controllo del medico può portare a effetti collaterali quali aumento della pressione dell’occhio e rischio di sviluppo di glaucoma).
Indipendentemente dalle cause scatenanti la congiuntivite, per prevenirla è importante prendersi cura del nostro sistema immunitario a partire da una corretta alimentazione evitando alcolici, cibi irritanti e bevande gassate. L’uso di multivitaminici (BE-TOTAL**, **MULTICENTRUM) aiuta a supportare e prevenire quelle carenze di vitamine dovute a malattie o alimentazioni inadeguate. E’ fondamentale inoltre, adottare un’adeguata igiene quotidiana lavandosi le mani, evitando contatti diretti con i soggetti ammalati e facendo attenzione a non toccarsi gli occhi.
GOCCIA SCACCIA LACRIMA
Se invece l’infiammazione è già in corso, per alleviare il bruciore e la congestione, possono essere utili gli impacchi di camomilla e malva. I risciacqui con la soluzione salina oltre a mantenere pulito l’occhio dalle secrezioni, possono lenire il bruciore.
Altri rimedi di pronto utilizzo sono EUPHRALIA collirio, rinfrescante antinfiammatorio usato in caso di lacrimazione costante, fotofobia, prurito e secchezza oculare. Si può utilizzare in modo continuato e senza effetti collaterali anche su bambini e neonati.