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ENDOMETRIOSI: COS’E’ E COME SI CURA
ENDOMETRIOSI: COS’E’ E COME SI CURA

Il mese di Marzo, da poco trascorso, è stato dedicato all’endometriosi, ma sappiamo esattamente cosa è, e soprattutto cosa comporta?

 

L’Endometriosi è un’infiammazione cronica e benigna dell’endometrio, causata dalla presenza negli organi genitali femminili di cellule endometriali, che in condizioni normali si trovano solo all’interno dell’utero.

 

Questa patologia è più frequente di quanto si pensi, in quanto colpisce circa il 10-20% delle donne in età fertile. Nella maggior parte dei casi, ci si accorge di soffrire di questa patologia, causalmente, a qualche visita ginecologica, o nel momento in cui si cerca di avere una gravidanza. Infatti circa il 30-40% delle donne che hanno questa malattia, sono sterili.

 

L’endometriosi nella maggior parte dei casi è una patologia asintomatica, ma se presenta sintomi, sono molto acuti e determinano dolore pelvico, mestruazioni dolorose (dismenorrea), dolore durante i rapporti sessuali, e disagio rettale (falsa sensazione di dover andare in bagno o fitte nel retto). Fastidi questi che spesso non trovano soluzione nemmeno con medicinali antidolorifici o antinfiammatori.

 

Di norma questa patologia tende a sospendersi nel momento in cui una donna che ne soffre ha la fortuna di rimanere incinta; oppure ad eliminarsi nel momento in cui la donna arriva alla menopausa.

 

L’Endometriosi può essere classificata in 4 stadi, a seconda della gravità e dell’estensione della malattia. Può essere: _“stadio 1 o Endometriosi Minima” _quando solo pochi millimetri di tessuto endometriale si trovano al di fuori dell’utero; “stadio 2 o Endometriosi Lieve” quando è caratterizzata da lesioni maggiori e più profonde; _“stadio 3 o Endometriosi Moderata” _quando sono presenti aderenze o tessuti cicatriziali tra gli organi pelvici e cisti ovariche; _“stadio 4 o Endometriosi Grave” _quando si ha la presenza di cisti su una o entrambe le ovaie e la presenza di aderenze più gravi.

 

Per diagnosticare questa patologia è necessaria sicuramente una visita ginecologica, accompagnata da una descrizione minuziosa di tutti i sintomi che la paziente avverte, e da una ecografia vaginale ed eventualmente rettale per individuare la presenza o meno dell’infiammazione. In alcuni casi, per capire la gravità della malattia può essere necessario anche una risonanza magnetica, in modo da avere informazioni ancora più precise per poter procedere ad una terapia.

 

A seconda della gravità della malattia, questa viene trattata oppure tenuta sotto controllo. Se la donna che ne soffre non presenta sintomi e non desidera avere dei figli, si procede solo a dei controlli periodici per essere certi che non ci siano peggioramenti, se invece la paziente presenta sintomatologia dolorosa ed invalidante è possibile utilizzare delle terapie farmacologiche (spesso farmaci anticoncezionali a base di progesterone), o se i sintomi sono più lievi, farmaci antinfiammatori e/o antidolorifici, e/o integratori. Altrimenti, se siamo difronte ad un’endometriosi grave, ci potrebbe essere anche la necessità di un intervento, ma questo viene consigliato solo in casi estremamente rari e gravi.

 

Per diminuire la sintomatologia dell’endometriosi può essere di aiuto effettuare una dieta combinando cibi antinfiammatori, disintossicanti, antiossidanti e non contenenti ormoni che sono acceleratori della malattia. E’ quindi, importante aumentare i cibi ricchi di fibre (legumi, frutta, verdura), in quanto migliorano le funzioni digestive e intestinali, e diminuiscono i livelli ematici di estrogeni, diminuendolo così la stimolazione degli organi estrogeno-dipendenti, come l’endometrio; aumentare il consumo di alimenti ricchi di omega 3 (pesce azzurro, salmone, olio di oliva, frutta secca ecc), in quanto stimolano la produzione di prostaglandine, che sono in grado di ridurre i processi infiammatori. Mentre vanno ridotti alimenti come: carne rossa (da preferire quella bianca), e latticini (contaminati spesso da ormoni della crescita e antibiotici, che vanno a stimolare troppo le cellule dell’endometrio); ed eliminati cibi come: alcol, caffè, dolci altamente zuccherini, alimenti industriali tipo patatine e merendine varie, e prodotti contenenti soia (per l’alto contenuto di fitoestrogeni).

 

Oltre alla dieta può essere utile, per combattere i sintomi dell’endometriosi lieve, assumere anche integratori contenenti sostanze che abbiano azione antinfiammatoria, (curcuma, luteolina, palmitoiletanolamide), e antiossidante (omega 3, acido folico).

 

Esempi di integratori usati contro il dolore pelvico sono Pelvilen Dual Act, e Pelvinox a base di palmitoiletanolamide, che è in grado di causare, nel nostro organismo, una diminuzione del rilascio di molecole ad azione infiammatoria, facendo diminuire cosi anche il dolore percepito.

 

Se soffri di sintomi riconducibili all’endometriosi rivolgiti al tuo medico, o chiedi consiglio a nostri farmacisti.

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